Agosto…

Agosto riporta alla mia mente le lunghe notti “brave”, fatte di musica e cocktails, che si concludono col rituale del cornetto ripieno di nutella, prima di andare a letto; mi fa pensare alle interminabili partite di beach volley che si protraggono fino a quando la palla è decentemente visibile e ai falò sulla spiaggia, tutti attorno ad una chitarra a cantare a squarciagola…
Tempo che fu.
In questi ultimi anni ho scoperto un altro “Agosto”: quello delle città che non si svuotano più, degli impegni che non conoscono “ferie”, quello delle finestre aperte che ti rendono partecipe involontario di un pò di vita altrui.
Così mi ritrovo ad ascoltare l’interminabile lamento della signora anziana che mi abita di fronte…
Ogni tanto suo marito perde le staffe.
Poverini…
Lei è malata di Alzheimer.

Agosto
ti affacci su un cuore malato
le cinque di sera ed è già buio pesto
l’inverno d’agosto

Se non è vero che hai paura
non è vero che ti senti solo
non è vero che fa freddo
allora perché tremi in questo agosto?

Venereisterica